Conosci il diritto all’oblio? Scopri che cos’è e come puoi esercitarlo!

Che cos’è il diritto all’oblio?

Il ‘diritto all’oblio’, noto anche come ‘diritto a essere dimenticati’, è il diritto a non vedere riportate o ripubblicate (su internet, sui giornali, in televisione, ecc…) delle informazioni che ti riguardano, soprattutto se queste informazioni sono passate e compromettenti, e possono ledere il tuo diritto alla privacy e alla riservatezza.

Ad esempio, in base a questo diritto puoi chiedere che vengano cancellate dai motori di ricerca su internet delle notizie che non sono ricollegabili a eventi di cronaca attuali o di interesse pubblico, come notizie relative a una condanna che hai subito precedentemente e che hai già scontato.

Che cosa comporta il diritto all’oblio?

Il diritto all’oblio è stato formalmente riconosciuto e regolato dall’Unione Europea con l’introduzione dell’art. 17 del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali nel 2016, regolamento successivamente recepito e adottato anche in Italia.

Grazie alla previsione di questo articolo hai il diritto a richiedere la cancellazione di
determinate informazioni personali se:

  •  non sono più necessarie per le finalità per le quali erano state raccolte in passato;
  •  decidi di ritirare il consenso per il loro utilizzo;
  •  decidi di opporti al loro utilizzo;
  •  il loro trattamento non è conforme a quanto previsto dalla legge.

Allora, ecco che con il diritto all’oblio puoi richiedere la cancellazione di tue informazioni personali e compromettenti se il loro utilizzo è illecito e lesivo!

Attenzione: devi sapere che ci sono dei casi in cui non puoi esercitare questo diritto perché l’utilizzo delle tue informazioni è necessario per:

  • esercitare il diritto di libertà di espressione e di informazione;
  •  adempiere un obbligo legale, svolgere un compito di pubblico interesse o esercitare
    pubblici poteri;
  •  motivi di interesse pubblico nel settore della sanità pubblica;
  •  archiviare informazioni di pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini
    statistici;
  •  accertare l’esercizio e/o la difesa di un diritto in sede giudiziaria.

In questi casi, sempre previsti dall’art. 17 del Regolamento europeo, l’esercizio del tuo diritto all’oblio è limitato fin quando è presente una di queste situazioni di necessità.

Come puoi esercitare il diritto all’oblio?

Se hai accertato la presenza di uno dei presupposti validi per la cancellazione, e allo stesso tempo non hai riscontrato dei limiti, ecco che puoi legittimamente esercitare il diritto
all’oblio.

Il sistema italiano prevede tre diverse vie (punti 1, 2 e 3) per esercitare questo diritto:

1) Puoi presentare una richiesta in forma libera direttamente al soggetto che ha diffuso le informazioni che ti riguardano. Scegliendo questa opzione, puoi ottenere la cancellazione         dell’informazione entro un mese e a titolo gratuito. A seguito dell’avvenuta cancellazione, chi l’ha effettuata deve avvisarti. Attenzione: alcuni motori di ricerca (ad esempio, Google) possono aver già previsto delle procedure per richiedere la cancellazione di determinate notizie. Controlla se il soggetto a cui ti vuoi rivolgere le ha indicate per essere sicuro di presentare una richiesta in modo corretto.

2) Puoi presentare un reclamo al Garante della privacy. La proposizione del reclamo è gratuita e questo può essere presentato direttamente da te, oppure puoi rivolgerti al tuo avvocato o ancora puoi conferire un’apposita procura a un’altra persona o a un’organizzazione / associazione senza scopo di lucro. Sul sito del Garante della privacy è possibile scaricare online, nella sezione Modulistica, il modulo per proporre il reclamo (Modello esercizio diritti in materia di protezione dei dati personali). Nel reclamo devi inserire delle indicazioni quanto più possibile dettagliate sui fatti e le circostanze della vicenda, sulle norme che sono state violate e sulle misure che intendi richiedere.

Una volta compilato il modello, lo dovrai:

  • consegnare a mano presso l’ufficio del Garante della privacy (unica sede in
    Roma, Piazza Venezia, 11 – 00187);
  •  inoltrare tramite raccomandata A/R indirizzata a: Garante per la protezione dei
    dati personali, Piazza Venezia, 11 – 00187 Roma;
  •  inoltrare tramite messaggio di posta elettronica certificata indirizzata a:
    protocollo@pec.gpdp.it (questa seconda opzione solo se si utilizza una PEC –
    posta elettronica certificata).

Il Garante della privacy deve decidere sull’ammissibilità del tuo reclamo e, se lo ritiene ammissibile, apre un procedimento amministrativo. Al termine del procedimento, il Garante della privacy emette un provvedimento correttivo (cioè, un provvedimento che può disporre la cancellazione di una determinata notizia che ti riguarda e che ti danneggia).

3) Puoi presentare un ricorso all’autorità giudiziaria (cioè, a un giudice ordinario). Se decidi di rivolgerti all’autorità giudiziaria per presentare il ricorso, è necessario farlo con l’ausilio del tuo avvocato. L’autorità giudiziaria competente decide sul tuo ricorso secondo le regole procedurali regolate dal rito del lavoro (quindi, si svolge un procedimento in tribunale). La sentenza che definisce il giudizio può disporre che, oltre alla cancellazione di una notizia che ti riguarda, ti possa spettare anche un risarcimento economico per il danno che hai subito. È importante sapere che la sentenza che definisce questo giudizio non può essere impugnata.

Attenzione: il giudice ordinario e il Garante della privacy sono rimedi alternativi e solo rivolgendoti al giudice ordinario puoi ottenere, oltre alla cancellazione, un risarcimento economico per i danni che hai subito.


Purtroppo, benché il nostro ordinamento offra tre diverse vie, ottenere la cancellazione dei tuoi dati dal web o da altro canale informativo non è molto semplice. Sicuramente, la prima via che ti conviene provare è quella della richiesta informale e diretta al soggetto che ha diffuso l’informazione!

 

Qui di seguito, i link che ti possono essere utili:

Visiona il Regolamento UE del 2016:

https://www.garanteprivacy.it/regolamentoue/oblio

Visiona la procedura prevista da Google:

 https://www.google.com/webmasters/tools/legal-removal-request complaint_type=rtbf&visit_id=6372653383921689515007209&hl=it&rd=1&fbclid=IwAR3LSOZq1CUavHaLbxAj03Ar_pwT1ulcoICt8lloAPGCkFjr9GJ5lW5tOr0

Visita il sito del Garante della privacy:

 https://www.garanteprivacy.it/

Scarica il modello di reclamo da inoltrare al Garante della privacy: 

https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9041356 (formato.docx)

https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9041366 (formato.pdf)

 


Il presente lavoro è stato realizzato dagli studenti e dalle studentesse della Clinica legale: carcere e diritti I dell’Università degli Studi di Torino.